Bambini “schiavi” – ILO Reports on Child Labour Globally


Tra le crescenti preoccupazioni circa l’impatto della recessione economica, l’International Labour Office (ILO) ha avvertito nel suo nuovo rapporto mondiale “Accelerating Action Against Child Labour”, che gli sforzi per eliminare le forme peggiori di lavoro minorile stanno rallentando ed ha sollecitato un rilancio di una campagna globale per porre fine a questa pratica.
«Il lavoro minorile ha molte facce, ha devastato molte vite. L’ultimo decennio ha visto diminuire il loro numero con 30 milioni in meno di bambini che lavorano a livello globale. Ma ci sono ancora circa 215 milioni di ragazze e di ragazzi che iniziano la loro giornata al lavoro in una miniera o in un campo, piuttosto che a scuola.
Andiamo al campo del tabacco, poi andiamo a letto, sempre lo stesso – ci svegliamo alle 4 del mattino“.
Oggi, secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, più della metà di tutti i bambini lavoratori sono impiegati nelle forme più pericolose di lavoro. Circa il 60% è in agricoltura, nel lavoro domestico o nella vendita ambulante. A rischio maggiore sono i bambini nello sfruttamento sessuale, nella schiavitù del lavoro forzato, compresi quelli costretti a servire come soldato bambino.
Nel 2006, l’obiettivo di eliminare queste forme peggiori di lavoro minorile sembrava a portata di mano. Purtroppo negli ultimi quattro anni, il lavoro minorile è diminuito solo di 7 milioni, solo il 3%.
Thomas Costanza, Direttore del Programma internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile (IPEC) dell’ILO a: “Stiamo ancora facendo progressi, ma i progressi sono troppo lenti. Abbiamo ancora 215 milioni di bambini impiegati nel lavoro minorile; 115 milioni di questi sono impiegati nelle forme peggiori di lavoro minorile. Questo è troppo e riteniamo questi progressi troppo lenti per ottenere l’obiettivo di eliminare le forme peggiori di lavoro minorile entro il 2016“.
Alcuni paesi, anche se colpiti dalla crisi economica, hanno tenuto a bada il lavoro minorile attraverso programmi che collegano la protezione sociale, l’istruzione, la salute ed il reddito. In Brasile, il programma Bolsa Familia offre trasferimenti in denaro a 12 milioni di famiglie che mantengono i loro figli a scuola.
In India, il più grande programma del mondo della scuola offre un pasto ai bambini poveri delle aree rurali.
Bambino ex operaio:
Io dico ai ragazzi che stanno lavorando che siamo usati troppo per lavorare e sprechiamo il nostro tempo. Ora veniamo a scuola ogni giorno. Venire a scuola ci ha fatto più intelligenti“.

Il lavoro minorile ha molte facce …. facce in attesa del loro turno per un futuro migliore».

Anna Palmisano

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