Paola Concia: “nel PD il razzismo è bandito e l’omofobia no?”
“Sentirmi dire, nel 2008, che sono brutta sporca e cattiva, malata, pervertita; rivivere quella sensazione annientante provata tante volte da quando a 17 anni mi innamorai di una donna”. Questo scrive Anna Paola Concia su «l’Unità» a seguito delle dichiarazioni agghiaccianti della collega di partito Paola Binetti. La Concia relatrice della legge contro l’omofobia in discussione alla Camera si dice offesa dall’attacco della neuropsichiatra. E continua a scrivere: ” Caro Castagnetti, non puoi alzarti indignato dopo le affermazioni gravissime di Berlusconi su Obama e dire « ci sentiamo offesi e non ci riteniamo rappresentati dalle parole del premier» e invece a proposito della censura delle parole della Binetti dire che «la libertà di pensiero e di espressione è indiscutibile». Allora è forse vero che nel PD il razzismo è bandito e l’omofobia no?” E conclude sottolineando come il problema nel PD non è trovare una sintesi tra la Concia e la Binetti, ma nell’avere dei valori condivisi, fondanti della società e non solo del partito.