Trapianti – La morte cerebrale non è la morte di un essere umano?
Dopo quarant’anni dall’accordo sulla definizione di morte cerebrale raggiunta dalla comunità scientifica, allora approvata dalla Chiesa cattolica, si tenta di riaprire la discussione da parte del Vaticano con l’Osservatore romano che nel mese di settembre ha pubblicato, ogni giorno, un articolo sul tema. Lo stesso Benedetto XVI è registrato ad un’associazione di donatori di organi, anche se si fa notare che la registrazione è avvenuta prima di essere papa.
Adesso Benedetto XVI parlando ad una conferenza sui trapianti organizzata dalla Pontificia Accademia per la vita e dalle associazioni dei medici cattolici ha detto necessario lo sviluppo in maniera più precisa di metodi di determinazione della morte cerebrale per i donatori di organi vitali.
Pur elogiando i progressi scientifici raggiunti per la scienza medica in tema di trapianti, ha ammonito a non utilizzare nell’affrontare la drammatica situazione dei pazienti in attesa di organi disponibili della “logica di mercato”.