Calatrava non deve giustificarsi

                                          
E proprio vero non si riesce ad accettare il “genio” altrui, ma ancora meno non si riconosce più la bellezza di un’opera.
Il 4 ponte progettato da Santiago Calatrava, sarà pure costato molto di più del previsto, ma rappresenta senza dubbio un’opera di architettura contemporanea realizzata in Italia tra le più importanti degli ultimi decenni.
Il problema è che sono sempre meno coloro che lo capiscono, o meglio per campanilismo, per provincialismo si lascia prevalere gli interessi di partito, di fazione, di quartierino o condominio, distruggendo così un’importante opportunità di marketing per Venezia a livello internazionale come l’inaugurazione prevista per il 18 settembre con il presidente Napolitano, ed allo stesso tempo il riconoscimento a chi ha ideato un segno equilibrato, moderno e classico allo stesso tempo in uno scenario tra i più difficili per la progettualità architettonica.
Sbaglia il sindaco Massimo Cacciari a disdire l’inaugurazione perché teme le contestazioni.
Santiago Calatrava architetto spagnolo ha partecipato a numerosi concorsi in Europa e in America, sue opere sono state realizzate in Spagna, Francia, Germania, Svizzera e Canada.
In Italia ultimamente sta realizzando tre viadotti lungo il nuovo asse di Reggio Emilia, chissà se dati i proclami di abbattimento del “museo dell’Ara Pacis” di Richard Maier a qualche alto personaggio del nostro firmamento politico verrà in mente di bloccare il progetto di Calatrava della città dello sport per i mondiali di nuoto del 2009 di Roma.

Carmelo Sorbera

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