Primarie PdL – Berlusconi?


«Il Pdl ha definito il calendario per l’organizzazione delle primarie attraverso assemblee che si terranno nelle varie regioni: Si parte il 16/12 con Lazio, Lombardia e Molise. Poi si andrà a Gennaio, il 20, per Piemonte, Valle D’Aosta,Toscana, Umbria e Puglia; il 27/01 Veneto, Sardegna, Marche, Emilia Romagna e Campania. A febbraio, il 3, si terranno in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Basilicata, Sicilia, Calabria, Trentino Alto Adige e Abruzzo.
“Dopo la definizione delle regole – si legge in una nota del partito – avvenuta la scorsa settimana da parte dell’apposita Commissione e dell’Ufficio di Presidenza e dopo l’insediamento del Comitato Organizzatore, la riunione dei coordinatori regionali del Popolo della Libertà – che si è svolta oggi 15 novembre – ha messo a punto gli ultimi dettagli per l’organizzazione delle primarie”.
“La riunione – aggiunge – alla quale ha partecipato anche il segretario politico Angelino Alfano, è stata introdotta dai coordinatori nazionali Ignazio La Russa e Denis Verdini e dal responsabile dell’organizzazione Maurizio Lupi”.»

Questa Ansa di oggi sembra rafforzare l’ipotesi di una discesa in campo di Berlusconi, se a fronte di un calendario delle primarie del PdL che si chiudono il 3 febbraio in contemporanea lo svolgimento delle elezioni regionali del 10 e 11 febbraio e il voto nazionale ad aprile, l’enorme concomitanza d’impegni, ossia una interna per le primarie e due campagne elettorali metterebbe in crisi qualsiasi forza politica. Ed allora? Date le scadenze elettorali se l’impegno delle primarie si risolva in un nulla di fatto Berlusconi sarà costretto, a fronte di una mancata legittimazione di un candidato, ad affrontare l’impegno per l’area del centro destra nella tornata elettorale nazionale.

Vittoria Pirro

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