Saviano: “Sognare un Paese diverso”

 

La seconda parte dell’intervento di Roberto Saviano alla manifestazione “Dimettiti” organizzata da Libertà e Giustizia al Palasharp di Milano : « (… )…Io ho un altro privilegio nato dall’essere cresciuto al Sud, quello di aver visto una resistenza fatta contro il potere criminale composta da nomi come quello di Giovanni Falcone, Rosario Livatino, Paolo Borsellino Giancarlo Siani e che è una resistenza che mi ha sempre fatto capire in qualche modo la complessità della nostra Società, non c’era lì il meccanismo “lo Stato criminale”, c’era una parte dello Stato che era connivente, non è un monolite unico, c’era un’altra parte disposta persino a sacrificare la vita per conservare i valori costituzionali e poter realizzare quello che i nomi citati, quello che ha fatto Rocco Chinnici per esempio, non era semplicemente, anche se il termine semplicemente non è corretto, quello di realizzare il proprio compito, compiere la propria professione anche al rischio della morte, è qualcosa in più. Contrastando il potere criminale, contrastando l’alleanza crimine-impresa-politica stavano costruendo un Paese diverso. Si stavano costruendo anche le premesse per poter essere cittadini dove, dove le cose possono andare un po’ diversamente, dove il talento ha spazio, dove puoi vincere un concorso, non solo se sei protetto, ma anche se sei capace, dove le cose possono andare un po’ diversamente. Questa battaglia che è stata fatta nel sud Italia non ha mai per molti di noi avuto il sapore locale, loro hanno segnato in un percorso di riforma, interni allo Stato, per lo Stato ed hanno avuto un compito di diritto, ma non per il napoletano o il siciliano, per l’italiano e addirittura per l’europeo. Allora guardando a queste esperienze ti viene innanzitutto di dire forse è il caso di smetterla di sentirsi la minoranza assediata e perbene in un Paese criminale, è il contrario, il Paese è perbene con una minoranza di criminali e fateci caso, l’aberrazione di aver detto più volte che chi racconta di mafia diffama il Paese è un modo per far vedere che il Pese è un’altra cosa, perché proprio perché il Pese è un’altra cosa rispetto al potere criminale, proprio per questo il Paese non ha paura né vergogna di raccontarlo.
…sognare un Paese diverso… »

Quinews

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