“Affare Brancher” è stato ingannato il capo dello Stato

“…Contiamo gli abusi, gli inganni, le truffe dell’affaire. È stato ingannato il capo dello Stato. Gli è stata presentata la nomina di Brancher come un riequilibrio indispensabile all’efficienza del governo, era soltanto un espediente per rendere quell’uomo immune alla giustizia. Si è lasciato credere – a un Paese in attesa di decisioni e politiche che lo proteggano dalla crisi – che fosse necessario un nuovo ministero. Falso. Di questo ministero – di cui peraltro si ignorano ragione, missione e anche la denominazione – non c’è alcun bisogno. Si è piegata l’oggettività di una funzione pubblica, la legittimità di un’istituzione (addirittura, il governo) alla soggettiva urgenza di un signore che, da sempre nell’inner circle di Arcore, è nel cuore di Silvio Berlusconi fin dai tempi in cui il Cesare di oggi era soltanto uno spregiudicato imprenditore. Si è mentito ai giudici. Un falso doppio. Ha mentito l’imputato-ministro, ma ha mentito anche il governo che, al contrario del capo dello Stato, ha taciuto per un’intera giornata una verità elementare: Brancher non ha alcun ministero da organizzare. (…)” è quanto scrive Giuseppe D’Avanzo nell’articolo “La truffa del Cavaliere” su http://www.repubblica.it/politica/2010/06/26/news/la_truffa_del_cavaliere-5166991/?rss

Vittoria Pirro

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