Lambro: Ministero sarà parte civile, “reato depenalizzato”

La vicenda del fiume Lambro, dove ieri ignoti hanno versato oltre 600 mila litri di gasolio e oli combustibili, aprendo i collettori di collegamento di tre cisterne del deposito dell’ex raffineria Lombarda Petroli a Villasanta, rappresenta “un gravissimo attentato all’ambiente ed alla salute pubblica”. Lo sottolinea in una nota Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente, annunciando che il Ministero si costituirà parte civile contro i responsabili: “Confidiamo – dice – che le indagini in corso conducano rapidamente all’individuazione dei responsabili contro i quali il Ministero dell’Ambiente si costituirà parte civile”. Alle parole del Ministro, ribatte il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. “In questo paese gli inquinatori come i criminali la fanno sempre franca: denunciamo con profondo sdegno che il Parlamento alcune settimane fa (2 febbraio 2010) ha approvato una legge, che in questi giorni verrà pubblicata in G.U., che depenalizza il reato di scarico industriale nelle acque. In pratica chi scaricherà inquinanti oltre i limiti consentiti dalla legge se la caverà semplicemente con una multa che va da 3000 a 30000 euro”. E mentre la nota del Ministro continua: In questo momento le istituzioni competenti, Regioni, Comuni, Protezione Civile, Autorità di bacino “si stanno prodigando con ogni mezzo in una lotta contro il tempo per cercare di limitare i danni delle centinaia di migliaia di litri di sostanze inquinanti che hanno ormai invaso il Po”. Il Ministero dell’Ambiente “segue costantemente” con i suoi tecnici ed il personale del’autorità di bacino l’andamento dell’onda nera che sta inquinando le acque della pianura padana. “Sosterremo quindi incondizionatamente – conclude – la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, un’emergenza che del resto è già in atto. Superata la fase emergenziale il Ministero interverrà per valutare i danni ambientali causati da questo gesto criminale e quindi si procederà rapidamente a disporre gli interventi di bonifica”.
I verdi aggiungono.
“Siamo estremamente preoccupati per il disastro ambientale in corso nel fiume Lambro: si sta infliggendo il colpo mortale definivo ad un ecosistema già fortemente provato dall’inquinamento”.
“La legge dell’ecovergogna, proposta, tra l’altro, dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, è il ddl ‘Recante modifica della disciplina sanzionatoria dello scarico di acque reflue’ che modifica il comma 5 dell’Articolo 137 Testo Unico Ambientale (T.U.A), trasformando ciò che prima era reato penale (lo scarico industriale oltre i limiti di legge nei corpi idrici) in una mera sanzione amministrativa”.

Quinews

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