Teheran, “9 morti” negli scontri


Gli scontri tra manifestanti e le forze di sicurezza dello Stato continuano, le vie del centro di Teheran sono coperte da colonne di fumo e fuoco.
I manifestanti gridando “Abbasso il dittatore” si sono scontrati con le forze di sicurezza che hanno cercato di disperderli. Diverse strade sono piene di pietre e cassonetti dell’immondizia dati alle fiamme per combattere i gas lacrimogeni, tesa la situazione, un veicolo delle guardie è stato dato alle fiamme.
Migliaia i manifestanti in piazza a Teheran. Secondo un sito web dell’opposizione la polizia ha aperto il fuoco sui cortei e ci sarebbero almeno tre morti. “I pasdaran aspettano i feriti presso gli ospedali per arrestarli e portarli in carcere” lo dice a CNRmedia Sherzade Sholeh, presidente delle Donne Democratiche Iraniane in Italia.
In molte strade sono in corso durissimi scontri. E’ il secondo giorno consecutivo di proteste mentre gli sciiti celebrano la festa della Ashura.

La repressione seguita alla decisione della opposizione del Movimento verde di utilizzare la cerimonia della Ashura, che commemora la morte di Imam Hossein, nipote del profeta Maometto, a Karbala nel 680; come un giorno di protesta.
Il movimento è stato costretto negli ultimi mesi a limitare le sue dimostrazioni da una feroce repressione del governo.
Nove i morti nei sanguinosi scontri tra le vittime: Ali Mousavi Khamane, 35 anni, nipote del leader dell’opposizione riformista, Hossein Mousavi, è stato ucciso nel cuore della città in Enghelab’s Square, subito diventato un martire nella lotta contro il regime.

Quinews

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