Berlusconi, visita al terzo tiranno

Dopo il presidente del Kazakstan, Nursultan Nazarbayeved ed il presidente del Turkmenistan, Gurbanguly Berdimuhamedov ecco chiusa la trilogia con il presidente Silvio Berlusconi che si è recato in visita in Bielorussia ad elogiare il presidente Aleksandr Lukashenko.
Aleksandr Lukashenko, presidente dal 1994 e rieletto il 19 marzo del 2006 con l’82,6% dei voti è considerato l’ultimo dittatore e tiranno in Europa da governi come quello degli Stati Uniti.

Emblematicamente vogliamo ricordare la vigilia delle ultime elezioni presidenziali,

 tenutesi nel 2006, che diedero la riconferma di Lukashenko alla presidenza: «arresti temporanei per tutti gli attivisti ed oppositori, divieto assoluto di manifestare, il candidato dell’opposizione Aleksandr Milinkevich arrestato due volte negli ultimi 15 giorni prima del voto, chiusura di tutti i giornali e mezzi d’informazione dell’opposizione». L’atmosfera delle elezioni può essere sintetizzata menzionando il capo dei servizi di sicurezza, Stepan Sukhorenko che dichiarò: “chi scenderà in piazza a Minsk domenica sera, rispondendo all’appello delle opposizioni, compirà un atto terroristico che sarà quindi punito con la pena di morte”.
Leggere oggi che il Capo del Governo italiano in visita in Bielorussia manifesti stima ed amicizia per presidente Alexander Lukashenko e dichiari “Grazie a lei e alla sua gente che so che la ama, e questo è dimostrato anche dai risultati elettorali, che sono sotto gli occhi di tutti” è pura irresponsabilità democratica.

Carmelo Sorbera

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