Tre anni fa l’omicidio di Anna Politkovskaya
“Il fatto che chi ha commesso e chi ha ordinato l’omicidio di Anna Politkovskaya sia ancora libero è la testimonianza di quanto le autorità russe non abbiano indagato a fondo su crimini del genere” – ha dichiarato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International.
Tre anni dopo l’omicidio di Anna Politkovskaya, le violenze e le intimidazioni contro gli attivisti per i diritti umani in Russia e nel Caucaso settentrionale sono ancora in aumento.
Nel gennaio del 2009 Stanislav Markelov, un avvocato che aveva lavorato a stretto contatto con Anna Politkovskaya, è stato assassinato a Mosca. Anastasia Baburova, una giornalista, è caduta al suo fianco.
Il 15 luglio, Natalia Estemirova, esponente del centro per i diritti umani Memorial, è stata sequestrata nella capitale cecena, Grozny. Il suo corpo è stato ritrovato poche ore dopo nella vicina Inguscezia. La vittima aveva ricevuto in passato numerose minacce a causa del suo impegno in favore dei diritti umani.
L’omicidio di Natalia Estemirova ha avuto luogo in un clima in cui gli attivisti vengono pubblicamente minacciati dalle autorità cecene, che li accusano di essere sostenitori dei gruppi armati illegali. All’inizio del mese, Adam Delimkhanov, parlamentare russo e stretto alleato del presidente ceceno Ramzan Kadyrov, era apparso alla Tv Cecena minacciando “i cosiddetti difensori dei diritti umani, amici dei terroristi”. In un’intervista rilasciata a Radio Liberty poco dopo l’omicidio di Natalia Estemirova, il presidente Kadyrov ha definito irrilevante il lavoro della vittima, aggiungendo che si trattava di una persona “priva totalmente di onore e del senso della vergogna”.
Zarema Saidulaeva, presidente dell’associazione umanitaria Salviamo la generazione, è stata assassinata insieme al marito, Alik Dzhabrailov, l’11 agosto. I due sono stati sequestrati di fronte alla sede dell’associazione, a Grozny, da uomini che si erano qualificati come personale di sicurezza. Poche ore dopo, i loro corpi sono stati ritrovati nel portabagagli della loro automobile.
“È indispensabile che le indagini sulle uccisioni di Natalia Estemirova, Stanislav Markelov, Anastasia Baburova e Anna Politkovskaya siano condotte con imparzialità e indipendenza e che non manchino, ove emergano indizi, di investigare sulle complicità di esponenti del governo, compresi i livelli più alti”, questo quanto ha detto Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International.