Urumqi: manifestazioni vietate

Ad una settimana dall’inizio degli scontri etnici a Urumqi, capitale della regione autonoma di Xinjiang nel nord-ovest della Cina sono state vietate manifestazioni pubbliche dalle autorità che affermano di avere il “controllo della situazione”. Questa domenica è il 7° giorno di lutto e per la comunità cinese Han è tradizione onorare il defunto bruciando vicino al luogo dove la persona è deceduta dell’incenso per aiutare l’anima nel suo percorso.
Negli scontri si sono avuti 184 morti di cui 137 della maggioranza etnica Han e 46 Uiguri, l’etnia musulmana di lingua turca e una Hui, un’altra minoranza musulmana, mentre i feriti sono 1.680 tra cui 216 in condizioni gravi, esuli uiguri riferiscono di migliaia di vittime.
Testimonianze parlano di un impiego eccezionale di polizia.

Anna Palmisano

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