Sicilia emergenza rifiuti

L’emergenza rifiuti sta travolgendo, dopo Palermo, diversi centri della provincia, invasi da cumuli di immondizia.
Comuni come Bagheria hanno allertato l’Asl, temendo rischi sanitari e sono ritornati all’azione i piromani che incendiano cassonetti stracolmi d’immondizia. La situazione ambientale non è migliore nel resto della Sicilia, ed a Siracusa un incendio nella discarica è durato più di 36 ore. Le discariche di “Bellolampo” a Palermo e di “Mazzarrà S. Andrea” a Messina sono sature e quindi è stata concessa una proroga per il funzionamento di qualche mese, ma i consorzi che si occupano della raccolta non hanno più soldi e non pagano gli stipendi, i dipendenti dell’Ato Simeto che operano nella parte orientale dell’isola, rimasti senza stipendio, sono in agitazione; il Presidente dell’Ato Gesa di Agrigento si è dimesso per protesta per il mancato invio dei fondi da parte della Regione, gli operatori del consorzio Coinres che operano in 22 comuni della provincia di Palermo da due mesi sono senza stipendi, ed è amara la constatazione del Presidente del Coinres, Vitale Gattuso: ” gli Ato non sono un’ottimizzazione, ma un aggravio per tutti i cittadini, con lievitazioni delle bollette del 300%, con problemi di carattere sanitario e con problemi di disordine pubblico. Producono debiti, perché non ci sono discariche, né automezzi per la raccolta indifferenziata né per la raccolta differenziata”.
Palermo, spostato, a data da definirsi l’incontro tra il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il Sindaco Diego Cammarata ed il Prefetto Giancarlo Trevisone.

Quinews

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