Libertà di stampa: “Italia ultima delle democrazie occidentali”

Uno studio pubblicato da Freedom House, alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa del 3 maggio, ha documentato che la libertà di stampa nel 2008 è diminuita in tutto il mondo. Lo studio rileva che la libertà di stampa è scesa lo scorso anno per il settimo consecutivo segnando un deterioramento in ogni regione. L’intimidazione dei mezzi di comunicazione indipendenti, si dice, è particolarmente diffusa in Russia, Medio Oriente e Nord Africa.

Ha inoltre rilevato che la libertà di stampa è gravemente diminuita in Israele, Italia e Hong Kong.
Dei 195 paesi presi in esame dallo studio della Freedom House: 70 ossia il 36%, sono stati votati “liberi”, 61, il 31%, sono stati votati “parzialmente liberi” e 64 il 33% sono stati votati “non liberi”. In fondo alla lista ci sono la Cina, Cuba, l’Iran, la Libia, il Myanmar, Turkmenistan e Corea del Nord.
L’Europa ha il maggiore calo della libertà di stampa nella zona centrale e orientale, in Bulgaria, Croazia, Bosnia, Bielorussia e Russia.
Mentre l’Europa occidentale vanta il più alto livello di libertà di stampa, anche se l’Italia scivola nella categoria “parzialmente liberi”, ultima delle democrazie occidentali, prima di Toga; con la libertà di parola limitata da parte dei giudici, l’aumento di intimidazione di giornalisti dalla criminalità organizzata e da gruppi di estrema destra e soprattutto per l’anomalia della concentrazione della proprietà dei media.

La posizione dell’Italia sembra inspiegabile quando ogni nuova formazione politica nasce con la parola “libertà”.
Freedom House è finanziato dal governo degli Stati Uniti e da gruppi privati ed ha condotto uno studio annuale della libertà di stampa dal 1980.

Quinews

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