“Il Pdl? E’ la svolta imperiale di Berlusconi”

INTERVISTA A MARCO TRAVAGLIO – Nasce il Pdl ma cambia poco, anzi si rafforza Berlusconi. Il suo è un trionfo, una “svolta imperiale”. D’altronde, per come si erano messe le cose, Fini, che che “non sopporta” Berlusconi, “non poteva far altro” che “annettersi”. Alcuni dei suoi colonnelli “erano già passati” con il premier. Per la sinistra, invece, la nascita del Pdl non cambia nulla, nel senso che “i problemi della sinistra sono tutti dentro la sinistra”. La pensa così Marco Travaglio, che in un’intervista al nostro giornale parla del nascituro Pdl, della sinistra italiana e del berlusconismo.

Nasce il Pdl. Quale la novità?
“La novità è la scomparsa di An, l’annessione, lo scioglimento nell’acido di Alleanza Nazionale. Mi sembra questa la novità, nel senso che se già prima contavano poco adesso non conteranno più niente”.

Si rafforza Berlusconi?
“Assolutamente sì! E’ una specie di svolta imperiale”.

Allora, quella di An è una scelta opportunistica?
“In realtà Berlusconi si era già annesso gran parte del partito di Fini. Alcuni dei colonnelli di Fini erano già passati con Berlusconi. Fini sapeva benissimo che se avesse osato rompere con Berlusconi metà del partito non lo avrebbe seguito. Esattamente come era accaduto per la Lega. Berlusconi è un grande venditore ma è soprattutto un grande compratore. In An c’erano alcuni guarda-spalle di Berlusconi in prestito a Fini ma era abbastanza inevitabile che finisse così”.

E’ il trionfo del berlusconismo, quindi?
“Certo. Ogni tanto Fini cerca di distinguersi ma sono colpi di coda di un signore che è prigioniero. Si vede benissimo che Fini non sopporta Berlusconi. Si vede benissimo che lui non sopportava più nemmeno il suo partito. Se si pensa al disprezzo con cui Fini trattava Gasparri… anche l’ultima volta, quando gli ha detto ‘abbia la dignità di tacere’, quando Gasparri se l’è presa con il Capo dello Stato… E’ evidente che Fini disprezza i suoi uomini, perché lui in questi anni è maturato ma i suoi uomini sono rimasti dei fascisti o dei trogloditi incolti, salvo pochissime eccezioni. Fini lo sa benissimo che i suoi sono più berlusconiani che finiani. Se avesse rifiutato l’annessione sarebbe rimasto solo con la sua signora…”.

Per il Pd e per la sinistra cambia qualcosa?
“Per loro cambia poco, nel senso che i problemi della sinistra sono tutti dentro la sinistra. Berlusconi e le sue evoluzioni centrano poco con quello che succede dall’altra parte. Quello che succede a sinistra è tutto autoprodotto. La sinistra è riuscita a suicidarsi e a resuscitare Berlusconi duemila volte. E Berlusconi che dipende molto da quello che succede dall’altra parte. Ma a sinistra quello che fa Berlusconi conta ben poco. Se l’Italia avesse avuto, a scelta, uno dei partiti del centro-sinistra che ci sono nel mondo… uno preso a caso: i social democratici tedeschi o i democratici americani… Berlusconi sarebbe già politicamente defunto da almeno dieci anni”.

Invece?
“Invece, Berlusconi ha contro una certa sinistra italiana che è una tragedia e quindi se ne avvantaggia. La sinistra non subisce gli effetti nefasti del berlusconismo. Il centro-sinistra non esiste e anche quando vince le elezioni si suicida da solo”.

Quale il problema della sinistra?
“Invece di guardare al congresso del Pdl dovrebbero guardarsi in faccia e rendersi conto che il problema della sinistra italiana sono loro”.

Quale, se c’è, una speranza? Come se ne esce dal berlusconismo?
“Se ne uscirà quando qualcuno saprà proporre al Paese un modello culturale alternativo. Cosa che in questi anni non è accaduto, a dimostrazione del fatto che Berlusconi è riuscito a berlusconizzare anche la sinistra. La sinistra italiana subisce il suo fascino irresistibile, per questo io dicevo di evitare di guardarlo, perché ogni volta che lo guardano rischiano di rimanere abbagliati, affascinati o ammirati. Io, quando ho letto che Vendola ritiene Berlusconi un ‘genio’ mi sono cascate le braccia. Se è da questi leader che riparte la sinistra italiana… siamo freschi! Uno che quindici anni dopo continua a pensare che Berlusconi sia un genio… Berlusconi è semplicemente il prodotto di una sinistra che è succube e che non ha mai saputo portare avanti un modello alternativo. L’unico che lo portava avanti era Prodi, che proprio questa sinistra ha demolito due volte, dopo che per due volte aveva battuto Berlusconi… “.

Italo Arcuri

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