Crisi, addio mangiar sano

La crisi economica si abbatte come una mannaia anche sull’alimentazione e quindi sulla salute delle persone. A furia di stringere la borsa, infatti, a stringersi è anche lo stomaco, che, portafogli alla mano, non può più ingurgitare come una volta cibi sani e di qualità. La qualità ne risente e con essa anche la dieta. Quella di qualità, appunto.

Uno studio inglese ora lo ha dimostrato. Per colpa della crisi, infatti, far quadrare i conti diventa più importante del fatto di scegliere un menù salutare. In Gran Bretagna il 24% degli adulti è convinto che mangiar sano sia all’improvviso diventato meno importante, e il 56% confessa che il prezzo è la prima cosa che guarda al momento di riempire la borsa della spesa.

Il sondaggio, condotto su oltre 2mila persone, allarma i nutrizionisti. Ma anche gli stessi cittadini: il 76% degli intervistate chiede al governo di intervenire, per facilitare la scelta di cibi sani. D’altronde non tutti gli effetti della crisi sono deleteri per la salute: secondo l’associazione ‘No Smoking Day’ piu’ di un fumatore su tre (dei 9 milioni presenti in Gran bretagna) sta pensando di ridurre il consumo di sigarette, o addirittura di smettere per risparmiare.

Anna Palmisano

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