Edilizia, Italia Nostra: “Regioni, respingete piano Berlusconi”

“La manovra è concertata con due ‘regioni di centro-destra’ che, sodali del Presidente del Consiglio, gli aprono la strada e danno la linea alle altre regioni. I comuni saranno dunque abilitati, contro le prescrizioni di piani e regolamenti, a promuovere l’ampliamento del patrimonio edilizio nelle misure dal 20 al 35 per cento”. Lo segnala Italia Nostra.

“Non importa – continua l’associazione – se è così sovvertito l’assetto razionale delle città disegnato dai piani regolatori. Berlusconi promette un boom edilizio pari a quello del dopoguerra, perchè dall’edilizia civile pretende un contributo decisivo al superamento della crisi economica, non bastano le grandi opere, Ponte sullo Stretto, Mose e infrastrutture d’ogni specie. Anche i permessi di costruire (irrinunciabile controllo di legalità) sono un inutile ostacolo, basta la parola del progettista. Ma pure le sanzioni dell’abusivismo debbono essere attenuate e anzi cancellate se c’e’ il ravvedimento operoso”. “L’ostacolo del paesaggio – dice ancora Italia Nostra – deve essere rimosso e cosa nasconda la promessa semplificazione delle procedure per i permessi in materia ambientale e paesaggistica e’ ben facile intendere”.

“Sull’ordine urbano e il paesaggio – precisa l’associazione – si scarica uno sregolato boom edilizio”. Italia Nostra, “allarmata”, invita le Regioni che “ancora sentono la responsabilità del governo delle nostre città a respingere il progetto del Presidente del Consiglio, cosi’ dimostrando di saper fare buon uso delle autonome potesta’ che la Costituzione ad esse attribuisce”. Mentre “non dubita che il presidente della Repubblica, nell’esercizio dei poteri a lui affidati dall’art.
87, comma 4, della Costituzione, verifichera’ se il disegno di legge di iniziativa governativa risponda al principio del buon andamento dell’amministrazione (art.97 Cost.) e a quello, fondamentale, della tutela del paesaggio (art.9)”.

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