Del Boca: “Sui massacri neppure una parola”

ITALIA-LIBIA. “Ancora e formalmente accuso il nostro passato di prevaricazione sul vostro popolo e vi chiedo perdono”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo ieri al Congresso generale del popolo libico a Sirte nella giornata in cui il Parlamento libico ha ratificato l’Accordo di amicizia e cooperazione tra Italia e Libia, siglato l’estate scorsa a Bengasi.

Berlusconi ha parlato al Congresso generale, alla presenza del colonnello Muammar Gheddafi, in occasione della cerimonia dello ‘scambio degli strumenti di ratifica’. “IL passato che con questo Trattato vogliamo mettere alla spalle – ha sottolineato il presidente del Consiglio – è un passato di cui noi, figli dei figli, sentiamo una colpa di cui chiedervi perdono”. Berlusconi ha aggiunto: “Nessun popolo può avere il diritto di sottomettere e governare un altro popolo, sottraendogli la propria cultura e le proprie tradizioni”.

Il massimo storico del colonialismo italiano, Angelo Del Boca, intervistato da ‘La Repubblica’, sostiene di aver studiato molto bene il Trattato siglato tra Italia e Libia e spiega: “Non discuto la parte economica, né quella politica, discuto quella storica. Ho scoperto che c’è appena un accenno di sfuggita al passato. Insomma, l’Italia versa 5 miliardi di dollari, sostanzialmente come indennizzo per i crimini compiuti in 30 anni di presenza in Libia e per i 100 mila morti provocati, ma nel trattato non se ne fa riferimento”.

“Non so – continua Del Boca – se sia stata una specifica richiesta di Berlusconi o di chi ha discusso la formulazione del trattato, o piuttosto una dimenticanza… Berlusconi non festeggia il 25 aprile, parla della condanna al confino per i dissidenti come di una vacanza… Non mi meraviglia questa assenza”.

Per quel che riguarda i centri di detenzione in territorio libico, criticati dai difensori dei diritti umani, dice che “da quanto si riesce a sapere sono in realtà campi di concentramento”. Come fa, conclude, l’Italia, a partecipare alla costruzione di opere del genere?

Quinews

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