Berlusconi : Fini ha cercato di essere super partes

Il Presidente della Camera nell’esplicare il suo ruolo istituzionale sottolinea la natura del Parlamento come sede principale dell’azione legislativa e quindi la continua mortificazione del ricorso alla “fiducia” da parte del Governo e ciò viene equivocato come un’opposizione interna alla maggioranza confondendo inevitabilmente il ruolo politico con quello istituzionale, ma si sa in una cultura aziendale ogni voce fuori dal coro è inconcepibile. «”Gianfranco Fini ha cercato di essere super partes”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti nel Transatlantico di Montecitorio. Poi sulla giustizia:’ “Riforma condivisa con l’opposizione”. “Andremo avanti” con la riforma della giustizia, se possibile anche con il contributo dell’opposizione visto che “mi risulta che ci sono larghe condivisioni” con loro; quanto ai rapporti con la Lega l’unica divergenza è sulle pene per chi imbratta i muri visto che Bossi li considera “i libri del popolo”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi conversando a Montecitorio, e ribadendo che il 23 gennaio in Cdm ci sarà un primo esame del processo penale».
Questo è quanto riporta il giornale online L’Unione Sarda.

 Che il Premier dica che Fini ha cercato di essere quello che dovrebbe essere sempre sembra la conferma di quello che Fini non è: “super partes”.
Forse oramai se la suonano e se la cantano da soli e pur di non avere ostacoli di sorta nell’esplicare la loro azione ed evitare inutili confronti, considerati solo lungaggini temporali, si sta tentando di realizzare la minoranza e l’opposizione all’interno della maggioranza affinché tutta l’attenzione mediatica sia concentrata, in quello che potremmo considerare il governo perfetto e poter dire non esiste altro al di fuori di noi.

Carmelo Sorbera

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