Camera: l’ultimo… spenga la luce

In tempi di crisi, il Palazzo deve dare il buon esempio. Dunque, inizino i dipendenti della Camera, spegnendo le luci, i computer e le stampanti quando hanno finito di lavorare. A chiederlo oggi è stato il deputato della Lega Gianluca Buonanno. “Vorrei segnalare lo spreco di illuminazione pubblica in questo palazzo”, ha detto intervenendo in aula a Montecitorio.

“Nelle commissioni – ha detto Buonanno – ci sono le luci accese anche quando non c’è riunione”, ha spiegato, “e ci sono dipendenti che quando finiscono di lavorare non spengono luci, computer e stampanti”, compito che poi tocca ai commessi.

“E con una bolletta della luce di 3 milioni e 400 mila euro, mi chiedo se si può fare qualcosa”, ha detto il deputato del Carroccio rivolto alla presidenza.

“Questo centro di potere invece di fare la morale ai cittadini”, in una “situazione in cui si chiedono sacrifici”, deve fare il proprio dovere, ha insistito Buonanno. Per esempio, “sollecitando i dipendenti a spegnere le luci come a casa loro”.

Vittoria Pirro

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