Tosi ha parcheggiato in sosta vietata a Milano?

Il parcheggio in sosta vietata è passibile di multa. Se poi si tratta di un’auto ‘blu’ con tanto di vetri oscurati e paletta del ministero dell’Interno sul parabrezza, allora può anche scattare l’emergenza sicurezza. Sarebbe accaduto a Milano, sabato pomeriggio, nei pressi di Via Montenapoleone, strada chic del capoluogo lombardo. La macchina è quella del sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi. E’ il racconto di Paolo Giacon, dell’esecutivo regionale del Pd del Veneto.

Da quanto si apprende, dopo qualche telefonata ‘romana’ però la multa viene tolta, suscitando l’inevitabile scia di polemiche da parte dell’opposizione. Federalismo automobilistico o consuetudine romano-centralista: e se la Lega si interroga il centrosinistra non è da meno.

In una nota , Giacon sottolinea: “La singolare vicenda di Tosi – attacca con un velo di ironia l’esponente del PD – che immaginiamo fosse lì per un ‘controllo’, legato alle sue funzioni, sui marchi veneti e padani presenti nel cuore più chic di Milano, è fonte di due notizie per i cittadini, una buona ed una meno buona”.

“La notizia buona per i cittadini veneti – dice Giacon – è che i servizi antiterrorismo presenti nelle nostre città funzionano egregiamente visto che, a quanto riportano i testimoni, una massiccia presenza di forze dell’ordine si è subito materializzata nel cuore di Milano. La notizia meno buona è per gli elettori della Lega Nord che si stanno rendendo conto come i comportamenti dei politici ‘romani’ siano stati pienamente assorbiti ed imitati anche da quelli padani. Anche nel cuore del Nord ‘padano’ – conclude Giacon – le sanzioni amministrative e le contravvenzioni sono solo per i comuni cittadini e non per i politici. La Casta della Lega colpisce ancora”.

Il sindaco di Verona Flavio Tosi querela l’esponente del Pd Paolo Giacon e, sulla multa che avrebbe preso per l’auto blu parcheggiata in sosta vietata a Milano, nel quadrilatero della moda, dice: “Se l` automobile fosse stata parcheggiata irregolarmente, la Polizia Municipale di Milano mi avrebbe multato, avrebbe fatto solo il suo dovere e io avrei tranquillamente pagato la contravvenzione. Ma non mi ha multato”.

“Al signor Paolo Giacon, che vede senza trarne frutto i bei film di Totò con il relativo ‘lei non sa chi sono io’ – aggiunge Tosi – rispondo con una querela per diffamazione, i cui proventi saranno devoluti in beneficenza. Il privilegio di appartenere alla ‘casta’ lo lascio volentieri ad altri: a Verona tutti sanno che auto e autista da me utilizzati non costano nulla al contribuente”.

Quinews

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