La Libia paga le vittime statunitensi

Pagati 1,5 miliardi di dollari dalla Libia per compensare le vittime degli Stati Uniti degli attentati avvenuti negli anni ottanta, questo come premessa per una ripresa dei legami diplomatici ed economici tra i due Paesi.
Il pagamento è avvenuto in un fondo per le vittime degli attentati dell’aereo Pan Am 103 in cui morirono 269 passeggeri tra cui 180 americani e 11 persone a terra abitanti di Lockerbie, in Scozia, e della discoteca “La Belle” a Berlino, in Germania dove morirono 3 persone e 230 feriti, le 41 vittime libiche dell’attacco USA ordinato da Reagan su Tripoli e Bengasi, che fece seguito all’attentato di Berlino saranno compensate con 300 milioni dal fondo.
L’accordo tra Usa e Libia sul pagamento finale è determinante per il miglioramento dei rapporti tra i due ex nemici, miglioramento avviato dal 2003 quando Tripoli bloccò il suo programma di armi.
L a Libia ha cercato donazioni da imprese private per coprire il pagamento e il ritardo del pagamento previsto nel mese scorso aveva suscitato le critiche di alcuni senatori del Congresso americano che avevano bloccato la nomina di un nuovo ambasciatore degli Strati Uniti in Libia e dei fondi per la costruzione di una nuova ambasciata statunitense a Tripoli.
Lo sviluppo dei rapporti è seguito con molto interesse dalle società americane che negli ultimi anni hanno avuto minore accesso negli affari con la Libia rispetto alle imprese europee, non bisogna dimenticare che la Libia ha riserve accertate di petrolio tali da porla tra i Paesi produttori di petrolio al nono posto, con vaste aree del paese inesplorate.

Vittoria Pirro

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