Anche Colin Powell voterà Obama

Che Obama diventi il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America lo si evince anche dai commenti dei giornali di tutto il mondo. Secondo il britannico ‘Times’, in un articolo sul sito online del quotidiano, il candidato democratico, subito dopo le elezioni, potrebbe formare un governo con numerosi personaggi di spicco tra cui anche repubblicani.

Nella rosa di nomi persone più o meno note al pubblico degli States: John Kerry, già candidato democratico alla Casa Bianca nel 2004, per il quale si ipotizza la posizione di segretario di Stato; Larry Summers, che fu al vertice del Tesoro durante la presidenza di Bill Clinton, e il senatore repubblicano Chuck Hegel.

Aldilà dei rumor, oggi, è stata una giornata importante per Obama: l’ex segretario di Stato repubblicano, Colin Powell, in un’intervista al programma “Meet the Press” della rete Nbc, ha dato ufficialmente il suo appoggio a Barack Obama.

L’ex segretario di Stato ha dato varie ragioni, oltre all’Iraq, per motivare il suo ‘endorsment’. “Obama – ha detto Powell – ha mostrato di esser capace di ‘fermezza e coerenza’ ed è una figura capace di trasformare il Paese”. “Abbiamo problemi sanitari, problemi di educazione, problemi di infrastrutture”. In queste elezioni, per l’ex segretario di Stato di Bush, “non è importante chi sia il signor Ayers o se uno sia musulmano o meno”: il riferimento è a Bill Ayers, l’ex terrorista dei Weathermen (anni 60) che secondo la campagna McCain avrebbe avuto rapporto troppo stretti con Obama ; e alle accuse rivolte da Obama di essere in segreto un musulmano.

Powell, amico John McCain, si e’ detto deluso per come il candidato repubblicano ha condotto la sua campagna elettorale e per la direzione presa dal partito repubblicano ma anche per la scelta come sua vice della governatrice dell’Alaska Sarah Palin, che a suo giudizio non sarebbe in grado di esercitare le funzioni di presidente. Powell ha aggiunto che voterà per Obama anche se non sarà impegnato direttamente nella campagna di qui al 4 novembre.

McCain, da canto suo, secondo ambienti a lui vicini, è molto deluso dall’uscita di Powell e, in un’intervista, ha evocato la possibilità di essere battuto nelle elezioni di novembre. Alla domanda se abbia mai pensato alla possibilita’ di una sconfitta, McCain ha ammesso che si’, ci ha pensato: ‘Certamente. Ma non mi crogiolo in questo pensiero. E comunque ho avuto una vita meravigliosa. Posso tornare a vivere in Arizona, a rappresentare il mio paese in Senato, con una famiglia meravigliosa, e una vita piena di benedizioni’.

Edgardo Fulgente

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