Dal maestro unico ai libri di testo: ecco la riforma Gelmini

Presentato a fine agosto dal ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, il maxiemendamento sulla riforma della scuola, approvato alla Camera, passerà ora al Senato per l’approvazione definitiva.

Il provvedimento è composto da 8 articoli e si caratterizza per il ritorno al maestro unico e ai voti decimali, compreso quello in condotta, il grembiule e l’insegnamento dell’educazione civica.

Maestro Unico – Abolizione del team di insegnanti alle elementari al posto di un unico docente. A partire dal prossimo anno scolastico nelle prime classi delle elementari sarà reintrodotto il maestro unico al posto dei tre docenti per due classi. Il decreto prevede che le ore del tempo pieno saranno coperte dallo stesso maestro unico, che dovrebbe lavorare un maggior numero di ore. Il decreto prevede che per le ore di insegnamento aggiuntive, rispetto all’orario d’obbligo, si possa attingere per il 2009 dalle casse delle singole scuole.

Graduatorie – Per l’immissione in ruolo dei docenti, le graduatorie per le scuole elementari saranno su base provinciale – come da richiesta Lega – e non su base nazionale.

Ritorno ai voti decimali – E’ un altro ritorno. Nella primaria il voto decimale sarà affiancato da un giudizio, nella scuola media invece saranno previsti soltanto voti decimali. Nessun pericolo bocciatura per i bambini delle elementari e delle medie con una sola insufficienza. Il testo prevede infatti che nella primaria si arriverà alla bocciatura “solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, con decisione assunta all’unanimità dai docenti”, mentre alla secondaria di I grado dovrà essere d’accordo la maggioranza dei professori.

Ritorno voto in condotta – La motivazione di questo ritorno? “E’urgente rispondere al fenomeno del bullismo” ha detto la Ministra Gelmini. Il decreto prevede la valutazione della condotta che sarà determinante per il giudizio finale dell’alunno: con il “5” in pagella, si corre il rischio bocciatura.

Libri di testo – Contro il “caro libri” il decreto prevede che i testi scolastici adottati durino almeno cinque anni nella scuola elementare e sei nella scuola media e superiore (salvo appendici di aggiornamento eventualmente necessarie).

Educazione Civica – Ritorna nelle aule lo studio dell’educazione civica: “Cittadinanza e Costituzione”.

Edilizia Scolastica – Sono previste risorse destinate al finanziamento di interventi per l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli istituti scolastici, impianti e strutture sportive. Nell’articolo 7 bis e’ previsto che per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sia assegnato un importo non inferiore al 5 per cento delle risorse periodicamente assegnate per il finanziamento del programma delle infrastrutture strategiche.

Ssis – Gli studenti che frequentano il nono ciclo della Ssis, la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario, e attualmente esclusi, saranno rimessi in graduatoria in base ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti.

Anna Palmisano

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