Lecito difendere il lavoro con toni alti

Lo ha stabilito la Cassazione, con sentenza 37104: quando si tratta di difendere la correttezza del proprio operato professionale è lecito, in una discussione, usare qualche parola un po’ sopra le righe.
“Quando si tratta di ‘temi di capitale importanza’ – sottolinea la Cassazione, annullando la condanna per ingiurie inflitta dal giudice di pace di Taranto ad un infermiere – i giudici devono avere comprensione per i lavoratori che dicono qualche parola di troppo.

Nel caso specifico oggetto di sentenza, Antonio V. aveva avuto una discussione accesa con Concetta R., moglie di un anziano colpito da ictus affidato alle sue cure. La donna sosteneva che l’infermiere non assistette bene il marito durante i turni del suo servizio.

Antonio, punto sul vivo, gli ha replicato dandole della bugiarda e per questo era stato condannato. La suprema Corte, però, ha ritenuto eccessiva la condanna ed ha disposto un nuovo processo che con maggior clemenza valuti il comportamento dell’infermiere tenendo presente che ‘l’innalzamento dei toni’ poteva essere giustificato dal fatto che erano stati messi in discussione ‘i doveri’ professionali dell’infermiere.

Quinews

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