Berlusconi: “La Gandus? Un giudice politicamente impegnato”

“Un giudice non deve essere soltanto imparziale. Deve anche apparirlo. E’ curioso sostenere, come ha fatto la Corte d’Appello, che Nicoletta Gandus, pur essendo un mio palese nemico politico, nel momento in cui arrivasse a scrivere una sentenza nei miei confronti saprebbe non venir meno al vincolo d’imparzialità impostole dalla Costituzione”.
E’ quanto afferma Silvio Berlusconi a Bruno Vespa nel libro “Viaggio in un’Italia diversa” in uscita il prossimo 3 ottobre per Mondadori-Rai Eri.

“Mi sono trovato di fronte a un processo con due anomalie evidenti – aggiunge Berlusconi – le prove a mio discarico sono state intenzionalmente ignorate e il giudice che deve emettere la sentenza è un giudice politicamente impegnato, un mio avversario dichiarato”.

“A questo punto il processo, da cui avrei dovuto essere già ampiamente assolto – prosegue il premier – sarebbe già caduto in prescrizione se nel febbraio 2008 la Procura di Milano non avesse sostenuto la stupefacente tesi che la presunta corruzione di Mills non si sarebbe verificata nel momento in cui avrebbe ricevuto i soldi, ma nel momento in cui avrebbe cominciato a spenderli. Cioè due anni dopo, proprio in tempo per far scattare in avanti i termini della prescrizione. Per finire: il fisco inglese, dopo indagini approfondite, ha deliberato di far pagare a Mills le imposte e anche delle forti penalità su quei 600mila dollari, proprio perché ha accertato che si trattava di un corrispettivo dovuto per una prestazione professionale e non di una donazione da parte di terzi che sarebbe stata esente da tassazione”.

“A questo punto e di fronte a questi argomenti inoppugnabili – continua Berlusconi – qualunque giudice scrupoloso ed equanime avrebbe chiuso il processo. Non così la dottoressa Gandus, presidente del collegio. Uno: negò alla difesa tutti i testimoni a discarico ammettendo invece tutti quelli del Pm. Due: accelerò i tempi del processo (si era in piena campagna elettorale). Tre: accettò inopinatamente i nuovi termini di prescrizione. Tutto ciò fece insospettire i nostri avvocati che alla fine vennero a sapere che la Gandus era ed è un’attivissima militante della sinistra estrema e che, come tale, ebbe a partecipare a tutte le manifestazioni di contrasto nei confronti del mio governo”.

“E questo – dice ancora Berlusconi – è soltanto l’ultimo dei processi che mi sono stati cuciti addosso. In totale più di cento procedimenti, 900 magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2500 udienze in quattordici anni, più di 180 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti. Dei record davvero impressionanti, di assoluto livello non mondiale ma universale, dei record di tutto il sistema solare” .

“Comunque io continuo ad avere fiducia nei giudici – prosegue Berlusconi – perché alla fine sono sempre stato assolto e soprattutto perché la maggioranza dei giudici é composta da magistrati indipendenti e coscienti della sacralità della propria alta funzione. Questa volta invece mi sono trovato di fronte a un processo con due anomalie evidenti – conclude il premier – le prove a mio discarico sono state intenzionalmente ignorate e il giudice che deve emettere la sentenza è un giudice politicamente impegnato, un mio avversario dichiarato”.

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