Il Marriott Hotel a Jslamabad esplode

L’enorme cratere di 6 metri creato dall’esplosione della bomba sembra inghiottire il Marriott Hotel a Jslamabad, mentre questi continua a bruciare. Uccise almeno 60 persone e 200 ferite, tra cui cittadini britannici, saudita, tedeschi, statunitensi ed afgani; in quello che ha le caratteristiche di un attentato suicida di al-Qaeda. L’attacco è avvenuto dopo poche ore che il neo-eletto Presidente Zardari nel suo primo discorso al Parlamento aveva affermato di non consentire la violazione del territorio del Pakistan da parte di terroristi o potenze straniere.
Il Marriott è il più importante hotel della capitale, frequentato dagli stranieri e dall’élite pakistana, sorge vicino ad edifici governativi e sedi diplomatiche perciò la sicurezza è stretta e sia persone sia veicoli sono soggetti a controlli.
L’anno scorso un kamikaze si era ucciso in un attentato all’hotel.
Messaggio di condanna dell’attentato dal Presidente degli Stati Uniti Gorge W. Bush, il Pakistan è considerato un alleato chiave nella lotta al terrorismo, anche se negli ultimi mesi ha espresso crescente preoccupazione negli Stati Uniti per le incursioni militari nel suo territorio avviate dal vicino Afganistan.
Al-Qaeda e militanti talebani nella regione tribale del nord-ovest del Pakistan continuano ad eseguire attacchi in tutta la frontiera con l’Afganistan, e l’ondata d’attentati suicida dei militanti islamici ha ucciso in Pakistan circa 1000 persone.

Carmelo Sorbera

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