IVA soppresso l’aumento

Allo studio tra le misure fiscali la soppressione delle clausole di salvaguardia in materia di IVA e accisa.

Tali misure fiscali allo studio nel DL “rilancio” manterrebbero inalterate le aliquote IVA del 10 per cento e del 22 per cento.
All’esame sono le disposizioni per sopprimere definitivamente, a partire dal 1° gennaio del
2021, le cosiddette “clausole di salvaguardia” già più volte “sterilizzate”, in tutto o in parte, nei loro
effetti che prevedono automatiche variazioni, in aumento, delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto e di quelle in materia di accisa su taluni prodotti carburanti.
Abrogando il riferimento nella legge del 2014 che dispone, ancora oggi, l’incremento dell’aliquota IVA del 10 per cento di 1,5 punti percentuali dal 1° gennaio 2019 e di ulteriori 1,5 punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2020 e l’incremento dell’aliquota IVA del 22 per cento di 2,2 punti percentuali dal 1° gennaio 2019, di ulteriori 0,7 punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2020 e di ulteriori 0,1 punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2021.
Con un risultato di un aumento della aliquota IVA ridotta al 11,5% nel 2019 e al 13% a decorrere dal 2020; un aumento dell’aliquota IVA ordinaria al 24,2% nel 2019, al 24,9% nel 2020 e al 25% a decorrere dal 2021.
Inoltre era previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2019, l’aumento delle aliquote di accisa sulla benzina, sulla benzina con piombo e sul gasolio, usato come carburante, al fine di reperire maggiori entrate a partire dall’anno 2021.
La proposta normativa contenuta nel DL mira ad eliminare definitivamente, a decorrere
dall’anno 2021, le predette clausole di salvaguardia in materia di IVA e accisa.

Redazione

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