Ti ascolto


Ti ascolto
vita trascorsa
che splende nella notte percorsa
forza del mattino
sempre a me vicino
hai svegliato il tuo amare
e deciso di andare
regalo incontrato
da sempre cercato, trovato.

Ti ascolto
specchio di vita, distesa
il mio sul tuo respiro pesa
tu, dovuta difesa dagli affetti cari
consapevoli ostacoli e non fari
penetri giovane, donna, la mia vergine follia
della vita ragione, lucida pazzia
schiavo felice di un tributo
svegliarsi padre è sogno avuto.

Ti ascolto
complice e giudice che aspetti e taci
di condurmi per mano non dici
urla il tuo odore
devoto e irraggiungibile amore
umano, solo e sofferto
linfa di un cuore aperto
ubriaco dalla tua pelle stupito
sorrido e partecipo all’infinito.

Ti ascolto
preparare il calore di madre
mai sazia o gelosa di ladre
generosa gioia instancabile
piena fiducia mai labile
scelto e scelta nel vento di marzo
sicura e sostegno di sfarzo
il tempo brucia e fessura
dentro consuma e misura.

Ti ascolto
compagna di gioie e dolore
carezza di anni e di ore
la sera un abbraccio che canta
sereni un calore vi ammanta
attesi da grida e giochi di bimbo
non voglio sentir parlare di limbo
di mano in mano finisce
eterno, mai per questo perisce.

Carmelo Sorbera

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