Cisgiordania: più di 600 case in meno di un mese

“Nuovo intensificarsi delle costruzioni nell’insediamento israeliano nei territori occupati della West Bank” è quanto viene riportato dal movimento israeliano anti-occupazione Peace Now.
Secondo Peace Now il ritmo di costruzione, con stime da 600 a 700 case in circa un mese, è quattro volte superiore rispetto alla fine della prima moratoria del 26 settembre, quest’atteggiamento blocca di fatto il proseguimento dei negoziati di pace, con i palestinesi che rifiutano la loro ripresa fino a quando continuano le costruzioni negli insediamenti.
L’Autorità palestinese ha immediatamente invitato gli Stati Uniti a rispondere alla “sfida flagrante” rappresentata dall’aumento delle costruzioni.
Sempre secondo Peace Now, il ritmo di costruzione nei quartieri di insediamento a Gerusalemme Est ha subito invece “un certo rallentamento” dopo un incidente diplomatico innescato a marzo dall’annuncio di una proposta di 1.600 case.
L’ultimo aumento significativo nella costruzione era avvenuto prima dell’entrata in vigore della moratoria di 10 mesi imposto dal governo di Benjamin Netanyahu, un fenomeno interpretato da Peace Now come “una corsa dei coloni ad iniziare un maggior numero possibile di edifici di prima del congelamento”

Quinews

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