Festa dell’Unita: “manifesto di una stupidità allucinante”

Festa dell’Unita di Roma 2010. Una battuta della deputata del Pd Paola Concia su Facebook con una sua amica e si apre il valzer dei sondaggi sul manifesto simbolo della Festa dell’Unità di Roma 2010, in corso di svolgimento a Caracalla. Nel manifesto compare una donna in abito da sera che sorride con un mazzo di rose in mano. Sopra la scritta: “Una festa per i suoi 150 anni. Unita e democratica” che allude ai festeggiamenti per l’Unità d’Italia. Secondo la deputata Pd il manifesto è di una «stupidità allucinante» ma si affretta a dire di essere «sconcertata dal fatto che si sia sollevata una questione del genere su un commento tra me e una mia amica. A me non piace quell’immagine ma non ne faccio una questione politica». Pronta replica del capogruppo del Pd della Regione Lazio Esterino Montino: «Il manifesto è assolutamente innocuo e sobrio, non capisco perché se la sia presa». Il responsabile della comunicazione del Pd Roma, Pierluigi Regoli spiega che «questo manifesto è dedicato all’Unità d’Italia che abbiamo scelto come leit motive della festa. Siamo i primi a festeggiarla e abbiamo scelto di farlo con un’immagine di una donna che non è una modella, è una over trentacinque che per una sera è al centro dell’attenzione e sfoggia un sorriso quasi sorpreso». Taglia corto l’ideatore del manifesto, Andrea Santoro: «Mi piace che i miei lavori facciano discutere il partito e i cittadini».(adnkronos)

Vittoria Pirro

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