Copenaghen 11 giorni di inutile – necessaria conferenza


Dal 7 al 18 dicembre si svolge il vertice di Copenaghen sui cambiamenti climatici . Sono previsti oltre 15.000 presenze tra delegati e funzionari, 5.000 giornalisti e 98 leader mondiali; gli undici giorni della conferenza, compreso il trasporto dei partecipanti produrrà un inquinamento equivalente a 41.000 tonnellate di biossido di carbonio, pari alla quantità prodotta nello stesso periodo da una città di 140.000 abitanti.
In particolare sono previsti per il trasporto l’utilizzo di 1.200 auto di lusso e 140 aerei privati, il paradosso sta nell’utilizzo di solo 5 auto elettriche o ibride.
I leader mondiali hanno già ammesso che Copenaghen sarà poco più di un “accordo politico”. I dettagli degli accordi potranno essere dibattuti nel corso di riunioni degli anni futuri. Ottimisticamente, si può prefigurare che i piani di un accordo “giuridicamente vincolante” potrebbero essere concordati in tempo per la prossima sessione di negoziati sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite a Bonn nel mese di giugno 2010. Tuttavia l’accordo finale non può essere sottoscritto prima della riunione in Messico nel mese di novembre 2010 o addirittura in Sud Africa nel 2011.
Ed allora s’intuisce come molti dei partecipanti non hanno realmente bisogno di essere presenti a Copenaghen e l’evento rischia di apparire un circo ridicolo.
Molti analisti sostengono che nonostante l’esito scontato questa conferenza sia necessaria nell’evoluzione degli accordi e ricordano come la precedente di Kyoto fosse stata respinta dagli Stati Uniti.

Carmelo Sorbera

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