Tumulti in Aula

«SEI UN CESSO CORROSO…!
SEI UNA MERDA! SEI UNA MERDA! SEI UNA MERDA!»
(un senatore della Repubblica Italiana a un collega) Una lunghissima serie di scene tragicomiche si è verificata nel corso di sessant’anni di storia repubblicana nel Parlamento italiano. Protagonisti i rappresentanti del popolo che, una volta abbandonato il loro ruolo istituzionale, hanno assunto i panni di lanciatori di oggetti, di pugili e di saltatori senz’asta, di arrampicatori di scranni e strateghi d’aula.Dall’epoca della Costituzione, quando i parlamentari erano quasi tutti reduci della lotta partigiana – come il colonnello Audisio che giustiziò Mussolini, i fratelli Pajetta che avevano trascorso numerosi anni di carcere o Giorgio Amendola – passando per la prima legislatura e lo scontro tra De Gasperi e Togliatti, sino allo scandalo della lotta massonica P2 negli anni Ottanta, con il duo radicale Cicciomessere-Aglietta, attraverso gli anni Novanta con Tangentopoli e la Seconda Repubblica quando, con i governi Berlusconi e Prodi, una nuova classe dirigente venne alla ribalta e i rappresentanti del Carroccio (comandante Ce’ in testa) diventarono sempre più agguerriti e guerrafondai.

Attraverso gli atti parlamentari e le trascrizioni stenografiche, Tumulti in aula ricostruisce i momenti più tesi e, in molti casi anche i più grotteschi, della storia repubblicana italiana. Un ritratto lucido e spietato della politica del nostro Paese. Un libro sulle virtù (poche) e sui vizi (tanti) della classe dirigente.

Tumulti in aula. Il presidente sospende la seduta

Autore: Sabino Labia
Editore: Aliberti
2009, 216 pp., 15 euro

Quinews

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