Marrazzo si dimette

La lettera che Marrazzo ha inviato al vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino e al presidente del Consiglio regionale Bruno Astorre:
“Le mie condizioni personali di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione. Comunico con la presente le mie dimissioni definitive ed irrevocabili dalla carica di presidente della Regione Lazio”.

Solo ieri: Il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino ha dichiarato alla fine della riunione della Giunta da lui presieduta che la Giunta non è nelle condizioni di dire esattamente, quando saranno presentate le dimissioni del presidente Marrazzo, probabilmente nei primi di novembre e in ogni modo non oltre la metà del prossimo mese.
Montino ha spiegato che la giunta, riunita oggi in seduta straordinaria ha preso atto del risultato della visita che Marrazzo ha fatto questa mattina al Policlinico Gemelli da cui è emersa la sua indisponibilità temporanea a svolgere le funzioni per motivi di stress psicofisico, presentato un certificato medico con una prognosi di 30 giorni per forte stress psico fisico.
Presentate le dimissioni, ha continuato il vicepresidente, l’amministrazione avrà 90 giorni di tempo per indire le elezioni per le quali sono previsti altri 45 giorni riservati alla campagna elettorale.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Sante Spinaci descrive in modo chiaro gli avvenimenti dei primi di luglio vissuti in un piccolo appartamento di via Gradoli, a Roma, dall’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo: “Un rapporto a pagamento, l’irruzione dei carabinieri, le minacce ricevute nel momento e quelle che seguirono dopo”.
Per tutto questo sono detenuti in carcere i quattro carabinieri: Luciano Simeone, Carlo Tagliente, Antonio Tamburrino e Nicola Testini.

Quinews

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