Strega ’09, vince Tiziano Scarpa

Tiziano Scarpa, con “Stabat Mater” (Einaudi), ha vinto il Premio Strega 2009. L’autore veneziano si è imposto con 119 punti, dopo un testa a testa con Antonio Scurati (“Il bambino che sognava la fine del mondo” edito da Bompiani), cui sono andati 118 punti. Gli altri tre della cinquina finalista: “L’istinto del lupo” (Newton Compton) di Massimo Lugli, ha avuto 58 voti; “L’ultima estate” (Fazi) di Cesarina Vighy 36; “Almeno il cappello” (Garzanti) di Andrea Vitali, 28.

“Alzo il bicchiere brindando a Giulio Einaudi. Mi piacerebbe che fosse qui perchè ha creduto tanto nel mio primo libro”. E’ stato il commento di Tiziano Scarpa. Scarpa ha voluto dedicare il premio a Lucia, “la mia compagna che quando ha letto la prima volta il libro mi ha detto che era troppo pomposo ed io l’ho riscritto”.

Sulla competizione all’ultimo respiro con Antonio Scurati che li ha visti insieme sul palco fino alla proclamazione, Scarpa ha aggiunto: “Sembravamo dei corridori. Scappava uno e l’altro recuperava. Abbiamo imparato la lezione. Siamo diventati un pò spettacolari. Ho vissuto questo momento come con le tecniche sufi, come quando si galleggia con l’anima fuori dal corpo”.

“C’è il progetto di un film – ha detto lo scrittore – un kolossal su Vivaldi annunciato da tre o quattro anni, che non è ancora stato fatto e che mi ha spinto a scrivere prima il libro. Ma, credo che questo romanzo sia un pò intimo, non sarebbe un film scenografico ma sull’intimità. E’ un libro che va all’osso. Ho tolto le parole di troppo, ho imparato da Vivaldi. Anche della Venezia del ‘700, ho tolto le gondole e tutta la scenografia per calarmi nel profondo della storia”.

Edgardo Fulgente

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