Magnate egiziano condannato a morte

Hisham Talaat Moustafa, un imprenditore egiziano è stato condannato a morte per impiccagione per l’omicidio della cantante libanese, Suzanne Tamim, avendo pagato una guardia di sicurezza per l’omicidio avvenuto nel suo appartamento di Dubai nel mese di luglio.
Muhsen el-Sukkari, la guardia di sicurezza, è stato condannato per l’omicidio a morte per impiccagione.
L’accusa ha sostenuto che el-Sukkari ha pugnalato a morte Tamim dopo essere riuscito ad entrare nell’appartamento con un inganno, fingendosi un rappresentante dei proprietari del palazzo. Diverse le prove contro Moustafa e el-Sukkari incluse le registrazioni delle telefonate tra i due uomini e le riprese dalle telecamere di sicurezza.
Tamim aveva avuto un rapporto con Moustafa per un periodo di tre anni che si era concluso diversi mesi prima di morire, secondo i media egiziani; Moustafa avrebbe ordinato l’omicidio dopo che Tamim sposò Riyad al-Azzawi, un iracheno, campione di kick-boxing.
Il “caso” ha avuto un livello di copertura mediatica e di interesse pubblico in Egitto senza precedenti.

Quinews

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