Filippine, Abdusakur Tan: “I militanti minacciano di uccidere un ostaggio”

Ore d’angoscia nelle Filippine. I militanti islamici che hanno in ostaggio i 3 volontari del Comitato Internazionale della Croce Rossa, tra cui l’italiano Eugenio Vagni, hanno minacciato di decapitare uno di loro se le truppe filippine non si ritireranno. Lo rende noto il governatore dell’isola di Jolo, e capo negoziatore, Abdusakur Tan.

Abu Sayyaf, ha precisato, ha fatto sapere che l’esercito ha tempo fino al 31 marzo per ritirarsi dalla giungla sull’isola dove i militanti sono stati accerchiati. Tan ha spiegato che il messaggio e’ stato riferito al suo vice Nur-Ana Sahidulla, che e’ in contatto costante con i militanti che hanno rapito i tre operatori umanitari.

Il capo negoziatore ha assicurato che i sequestratori non hanno chiesto un riscatto. Il portavoce dell’esercito, Tenente Colonnello Ernesto Torres, ha fatto sapere di aver appreso della presunta minaccia e che e’ in corso una verifica. ‘Se cedessimo a questa richiesta, supponendo che sia autentica, significherebbe il ritiro di tutti i nostri soldati da Jolo, il che non e’ possibile’, ha detto Torres, osservando come questa non sia la prima volta che Abu Sayyaf fa una minaccia diretta contro i tre ostaggi.

Tan si e’ detto favorevole a un’operazione per liberarli all’esaurimento di tutti gli strumenti diplomatici e ha ribadito che il governo non paghera’ alcun riscatto se verra’ fatta una richiesta del genere.

Quinews

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