Ecco il piano del governo

DONNE E ETA’ PENSIONABILE – Ecco il piano allo studio del governo per l’aumento graduale dell’età richiesta alle donne del pubblico impiego per accedere alla pensione di vecchiaia. Il tutto per rispondere alla sentenza della Corte di Giustizia europea che ha chiesto all’Italia l’equiparazione tra uomini e donne. La norma dovrebbe essere inserita nella legge comunitaria, all’esame di Palazzo Madama, con un emendamento della senatrice del Pdl, Cinzia Bonfrisco.

Prima della formalizzazione della misura, però, il governo dovrà consultare Bruxelles per avere l’ok al meccanismo ipotizzato dai tecnici dei ministeri coinvolti. L’adeguamento è previsto di 1 anno ogni 2, a partire dal 2010, quando si passerà dagli attuali 60 anni a 61 anni. Il secondo gradino, a 62 anni, scatterà nel 2012, per poi passare a 63 anni nel 2014, a 64 anni nel 2016 e a 65 anni nel 2018.

Da quanto si apprende, nell’emendamento viene precisato che le lavoratrici che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2009 possono accedere alla prestazione con le regole attualmente in vigore e possono chiedere all’ente di appartenenza la certificazione di tale diritto.

Quinews

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