Pd, Veltroni: “Lascio con serenità”

“Lascio con assoluta serenità ma senza sbattere la porta, e cercherò di dare da una posizione molto discreta una mano a questo progetto”. Così Walter Veltroni, nella conferenza stampa indetta per spiegare motivi e conseguenze delle sue dimissioni, esortando il Pd ad abbandonare “la sindrome da logoramento di queste ultime settimane”.

“Dobbiamo recuperare orgoglio, forza e determinazione – ha detto Veltroni – Poterci guardare negli occhi e riconoscersi. Spero che la mia decisione possa veramente aiutare l’affermazione di un’idea della politica che agevoli tutte le cose che bisogna fare per questo paese. Ma attenzione – ha proseguito il segretario – non si può mettere insieme tutto e il contrario di tutto.
Dev’essere tutto un sistema di valori a prevalere”.

Veltroni ha quindi ricordato in una rapidissima carellata gli esempi di Lula, Chirac, Papandreu ed altri grandi leader europei e mondiali che si sono scontrati con sconfitte elettorali nel corso della loro carriera politica, ma – ha sottolineato l’ex segretario Pd – “non si è dimesso nessuno”, proprio in virtù della consapevolezza condivisa che un grande progetto ha bisogno di tempo per consolidarsi.

“Da noi invece è giusto quanto ho ritenuto il dovere di fare – ha concluso Veltroni – per mettere al riparo il Pd da ulteriori logoramenti, perchè serve un clima nuovo per costruire quella solidarieta. Ma dico: liberiamoci da questa logica che ci ha fatto consumare 6-7 leader in poco tempo’, mentre dall’altra parte Berlusconi è sempre fermo lì”.

Quale percorso? Assemblea costituente che decida una soluzione ‘ponte’ e che traghetti il Partito democratico verso un ‘congresso vero’. Questa la ‘road map’ di Veltroni, ‘Mi auguro – ha detto Veltroni – che ora possa esserci una soluzione all’assemblea costituente e poi un congresso vero’.

Walter Veltroni lascia la guida del Pd e dice che sara’ leale con chi verra’ dopo di lui. “Posso garantire che saro’ leale e come dice il motto: ‘Non fare agli altri quello che e’ stato fatto a te’. Il Pd resta la ragione politica della mia vita. Ce l’ho messa tutta, non e’ bastato e mi scuso. Continuero’ a dare una mano”.

Edgardo Fulgente

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