Epifani: “Con Cisl e Uil profonde divisioni”

“La rottura con Cisl e Uil non è ricomponibile a breve”, secondo Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, che in un’intervista a ‘la Repubblica’ rilancia le ragioni della divisione: “E’ chiaro – dice – che nella crisi l’unità sarebbe fondamentale ma vedo che le divisioni restano profonde”.

“L’anomalia – sostiene il leader sindacale – non è la Cgil che sciopera da sola per ottenere di più dal governo contro la crisi. La vera anomalia sono Cisl e Uil: gli unici sindacati in Europa a non essersi mobilitati. Nemmeno una passeggiata, un sit-in. Mentre con il Governo Prodi i pensionati della Cisl erano pronti a incatenarsi al ministero”.

“Ho sempre detto, in tempi non sospetti – dice Epifani – che il Pd dovesse avere, nella sua autonomia, una maggiore presenza nel mondo del lavoro e provare a rappresentarlo”. Il segretario critica, invece, la ricetta per la crisi del ministro Tremonti, “è giusto il suo ragionamento quando sostiene che la crisi nasce da problemi finanziari – spiega Epifani – ma sbaglia quando si limita a curare solo quelli, mentre è anche l’economia reale a soffrire”.

Epifani boccia dunque le misure prese finora del governo italiano “arrivato per ultimo in Europa” e sugli 8 miliardi messi a disposizione per gli ammortizzatori sociali dice “non risolvono i problemi per una parte grande dei precari e si tratta di risorse, per la quota nazionale, che vengono tolte dai finanziamenti per le aree svantaggiate”.

E sull’unita’ sindacale conclude: ‘nella crisi, l’unita’ sarebbe fondamentale ma vedo anche che le divisioni restano profonde’. Alla domanda se giudichi Bonanni e Angeletti (i leader degli altri sindacati confederali) “filo-governativi”, Epifani risponde: “Lo vogliano o meno, così appare”.

Anna Palmisano

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