Travaglio: “Quagliarello, Gasparri, Fede o Giordano l’assassino l’han già scovato: Napolitano o, in alternativa, Peppino”

“Si dice che gli uomini si svelano fino in fondo solo di fronte alla morte. E’ stato così anche di fronte alla morte di E.E. (come Michele Serra, non voglio neppur nominare quella povera ragazza usata come scudo umano dai peggiori avvoltoi). Che ha costretto politici e giornalisti a dare il meglio o il peggio di sé. Berlusconi ha mostrato fino all’ultimo quanto gl’interessasse “salvare una vita”: dopo l’assalto al Colle, ora confida al fido Minzolini: “Abbiamo tutto l’interesse ad andare d’accordo con Napolitano, potrebbe crearci problemi”: per esempio non firmare le leggi incostituzionali sulla giustizia. Intanto le sue tv, che lui controlla fotogramma per fotogramma, hanno sciacallato finché han potuto, poi han mandato in onda quattro ore di “Grande Fratello”.

Così Canale5 ha fatto il pieno di ascolti e di introiti pubblicitari e Mentana è rimasto in naftalina, per non distrurbare Vespa. Il quale, un’ora dopo la morte di E.E., aveva già riaperto il set di Cogne, di Erba e di Perugia, con qualche ritocco ad hoc per evitare confusioni, ma sempre sul filone “giallo”. Infatti, al secondo minuto di “Morta a Morta”, c’era già un “esperto” che lanciava sospetti sulle “vere cause” del decesso e invocava “esami tossicologici” per trovare le prove dell’omicidio. Fatica sprecata: bastava interpellare Quagliarello, Gasparri, Fede o Giordano, che l’assassino l’han già scovato da giorni: Napolitano o, in alternativa, Peppino. Mancava solo il plastico della clinica “La Quiete”, ma gli scenografi dell’insetto necrofilo ci stanno lavorando. Poi dice che uno guarda il Grande Fratello”. E’ quanto scrive Marco Travaglio oggi su l’Unità nella sua rubrica quotidiana ‘Zorro’.

Quinews

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