Scuola, per la Cgil la circolare Gelmini peggiora l’offerta formativa

“La circolare per le iscrizioni, recependo integralmente i regolamenti della Gelmini sulla scuola, che peraltro non sono stati ancora definitivamente approvati, peggiora nettamente la qualità dell’offerta formativa e non assicura alcuna libertà di scelta delle famiglie”. Lo dichiara Mimmo Pantaleo, Segretario Generale FLC CGIL.

“Infatti – spiega Pantaleo – si subordinano le richieste delle famiglie, perfino nei modelli allegati alla circolare per le domande d’iscrizione, agli organici che si tagliano pesantemente, eliminando tra l’altro tutte le compresenze. Il ritorno all’insegnante unico di riferimento o maestro unico è una pura scelta ideologica perchè nella pratica ci saranno una pluralità d’insegnanti, senza più lavoro in team, senza attività diversificate e programmate del modulo precedente, che si alterneranno ciascuno con il proprio impianto pedagogico e quindi determinando una grande confusione nell’apprendimento dei bambini”.

Quanto agli anticipi nell’infanzia, Pantaleo li ritiene “annosi, perché si svolgerebbero in strutture pensate e strutturate per i bambini da tre anni in su”. E ancora: “In controtendenza rispetto all’Europa non si rende più obbligatoria la seconda lingua nella scuola secondaria di primo grado, rendendola invece opzionale a beneficio della lingua inglese. Il risultato – avverte – sarà un modello culturale più povero rispetto agli alunni europei e l’ulteriore taglio di organici. Si indebolisce il tempo prolungato nelle medie inferiori vincolandolo a condizioni eccessivamente rigide.
Per gli alunni stranieri non e’ chiaro se s’intende seguire la strada delle classi ponte o fare altro ma resta comunque il fatto che non si capisce con quale organico si intende favorire la conoscenza della lingua”.

Pantaleo è critico anche sulle iscrizioni per corsi degli adulti che vengono anticipate al 28 febbraio, rispetto al 31 maggio: “è evidente – afferma – che con quella scadenza ravvicinata si vuole eliminare di fatto l’offerta educativa e formativa per gli adulti perché l’organico si farà sulla base di quella scadenza.
Si conferma quindi – conclude – l’attacco alla scuola pubblica e l’assenza di qualsiasi disegno autenticamente riformatore. L’autonomia scolastica, senza risorse e senza personale, viene nei fatti radicalmente ridimensionata per essere sostituita dal centralismo burocratico”.

Edgardo Fulgente

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