Travaglio: “I Ponzio Pilato delle istituzioni e della stampa”

“Ogni tanto, in certi quartieri infestati dalla malavita, la gente aggredisce le forze dell’ordine per impedire l’arresto di mafiosi. Ma nessuno si sogna di parlare di “scontro tra gente e forze dell’ordine” e di punire gli uni e gli altri. Un mese fa la scena s’è ripetuta al palazzo d’ingiustizia di Catanzaro, dove i pm di Salerno hanno sequestrato le carte di Why Not che chiedevano invano da 10 mesi. Ma stavolta, a tentar di impedire il sequestro, erano i pm calabresi, i quali non han trovato di meglio che controsequestrare le carte sequestrate e indagare i colleghi che li avevano indagati. I Ponzio Pilato delle istituzioni e della stampa al seguito hanno liquidato la cosa come “guerra fra procure” invocando pene esemplari per aggrediti e aggressori. Ora, la soluzione finale.

Il Pg della Cassazione e il cosiddetto ministro Alfano, fra gli applausi di Anm e partiti di destra e sinistra, chiedono di cacciare sia i pm di Salerno (la cui ordinanza di sequestro, discutibile come tutte, è stata confermata ieri sera dal Riesame), sia quelli di Catanzaro (che hanno agito fuori competenza e in conflitto di interessi). La tortura più sadica Angelino Jolie la pretende proprio per il procuratore di Salerno, Apicella, che vorrebbe lasciare senza stipendio. Oggi, con urgenza da plotone d’esecuzione, se ne occupa il Csm, lo stesso che ha lasciato al loro posto quasi tutte le toghe calabro-lucane inquisite, riportato Carnevale in Cassazione e promosso Di Pisa, altro nemico giurato di Falcone, procuratore di Marsala. Ha ragione chi respinge i paragoni fra questo regime e il fascismo: questo è peggio”. E’ quanto scrive Marco Travaglio, oggi su l’Unità, nella sua rubrica quotidiana ‘Zorro’.

Quinews

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