AIUTO! – Appello degli abitanti delle 117 ville “abusive” di Riano

L’appello degli abitanti delle 117 ville “abusive” di Riano, piccolo comune tra la via Flaminia e la via Tiberina alle porte di Roma:

AIUTO!!!!!
Siamo gli abitanti delle 117 abitazioni nel Comune di Riano (Rm) poste sotto sequestro dalla Procura di Tivoli il 10 dicembre 2008, con l’ordine di sgombero dalle nostre case entro 30 giorni.
Vogliamo portare a conoscenza dell’intera popolazione italiana la situazione paradossale, sconcertante e drammatica che stanno vivendo circa 400 cittadini onesti, lavoratori, i quali, da un giorno all’altro, inaspettatamente, dopo essere riusciti, pochi anni fa, con i risparmi di una vita ad acquistare una casa di abitazione per la propria famiglia, si vedranno costretti assurdamente e senza alcuna giustificazione razionale, ad abbandonare le proprie case senza alcuna prospettiva, quindi letteralmente a rimanere in mezzo a una strada.
Non siamo abitanti di case abusive – come è stato erroneamente riferito nell’immediatezza del sequestro da organi di stampa e TV non correttamente informati – ma acquirenti di prime case che risultavano avere, all’atto dell’acquisto, regolare concessione edilizia, come hanno professionalmente attestato agenzie immobiliari, notai roganti e periti delle banche concedenti i relativi mutui.
Né siamo speculatori avendo acquistato le case a prezzo di mercato e avendo investito l’intero risparmio di una vita di lavoro; sono le nostre uniche case, quelle nelle quali viviamo con i nostri figli, per la maggioranza minori.
Ciò che vogliamo con ogni sforzo far conoscere a tutti è l’incredibile vessazione a cui siamo attualmente sottoposti, vivendo dal 10 dicembre scorso, con l’incubo – che presto si materializzerà – di essere cacciati dalle Forze dell’ordine dalle nostre case senza che sia stato minimamente dimostrata una nostra responsabilità nel reato di lottizzazione abusiva per il quale la Procura di Tivoli sta indagando. Si consumerà a nostro danno, a soli 30 giorni dalla nostra conoscenza dell’esistenza di questa indagine, una pena smisuratamente maggiore di quella che verrà eventualmente riconosciuta ai responsabili amministrativi della lottizzazione, qualora adottata in difetto di legge.
Situazione ancora più iniqua se si pensi che – come siamo venuti a conoscere solo da poco – questa indagine dura da ben cinque anni, nel corso dei quali si è dunque consentito a ignari e indifesi cittadini di acquistare, in piena buona fede, case, arredarle, trasferirci l’intera famiglia. Ebbene, al Pm sono occorsi dunque tanti anni di indagine, è occorsa una consulenza approfondita per giungere alla conclusione – evidentemente di non immediata verifica – della illegittimità delle concessioni edilizie, alla quale invece semplici cittadini dovevano e potevano – secondo la Procura – giungere immediatamente.
Ma il cittadino deve poter fare affidamento sulla legittimità dell’operato dello Stato e degli enti locali, trovandosi del resto nell’impossibilità, all’atto dell’acquisto di un qualsiasi immobile, di contestare la validità della concessione edilizia relativa.
E’ una situazione mai verificatasi: piccoli proprietari di uniche abitazioni vengono privati delle loro case. E’ come se in una città, venissero sgomberati interi palazzi, assumendosi che la concessione edilizia all’epoca rilasciata è ritenuta non più valida.
In caso di sgombero, rimarranno vuote ben 117 villette, le cui suppellettili saranno letteralmente preda dei ladri, che molto spesso in questi ultimi anni hanno tentato di introdursi nelle nostre abitazioni, come provato dalle numerosissime denunce presentate ai locali CC. E questo mentre si sta vagliando, sempre da parte di organi locali, di trasferire in una zona a Nord di Roma un campo nomadi.
E’ nostra intenzione comunicare l’accaduto a tutte le Istituzioni, forze politiche e sindacali, mezzi di informazione, e l’intera opinione pubblica perché non sia consentito a nessuno, in spregio dei più elementari diritti e della stessa dignità della persona umana, violare in tal modo la libertà e la proprietà dell’individuo, senza che sia riconosciuta definitivamente una sua piena e sicura responsabilità nel reato.
COMITATO FAMIGLIE DI RIANO.

www.quinews.it/2008/12/10/117-ville-abusive-maxi-sequestro/

Carmelo Sorbera

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