Mautone e il figlio di Di Pietro

Spuntano nuove carte dei magistrati napoletani che chiamano in causa il figlio di Antonio Di Pietro, tanto che ‘il Giornale’ di Berlusconi (Paolo) di oggi, giubilante, titola in prima pagina: “Le intercettazioni che inguaiano Di Pietro”. “Napoli, il leader dell’Italia dei Valori – strilla ‘il Giornale’ – interviene per salvare il figlio, registrato mentre chiede favori all’indagato Mautone”. Sempre sull’argomento, “nelle intercettazioni – scrive il Corriere della Sera – spicca la rete di rapporti messa in piedi da Mario Mautone, ex provveditore alle opere pubbliche della Campania, finito ai domiciliari la settimana scorsa. “Mautone – scrive il quotidiano – intratteneva rapporti con la famiglia di Antonio Di Pietro, quando l’ex pm era ministro delle Infrastrutture. Dalle carte risulta che il figlio Cristiano, consigliere provinciale a Campobasso per l’Idv, tentava di ‘sistemare’ gli amici con l’aiuto di Mautone”.

Come stanno realmente le cose? “Repubblica” parla apertamente, per il coinvolgimento del figlio di Di Pietro, di un tentativo di “ricatto” ai danni dell’allora ministro delle Infrastrutture, che sarebbe stato organizzato dallo stesso Mautone, oggi agli arresti domiciliari, per evitare un trasferimento da Napoli a Roma. Il giornalista Dario Del Porto su “la Repubblica”, infatti, scrive: “<<Buttala sul ricatto al figlio, è l’unico sistema>>. Così, nell’estate del 2007, la moglie (…) di Mario Mautone suggeriva al marito la strada da percorrere per evitare il trasferimento dal ruolo di vertice ricoperto a Napoli a un incarico al ministero. <<Tu non ti devi muovere da Napoli – dice la donna – il potere che tieni qua non lo puoi tenere a Roma>>. Il <<figlio>> da ricattare è Cristiano Di Pietro, erede dell’allora ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. <<Ma scusa, tu ti sei messo così a disposizione con questo cr…con il figlio. Ma allora non serve a niente'<<, prosegue la donna. In quel periodo il leader dell’Italia dei Valori aveva impresso un’accelerazione a un giro di poltrone ai piani alti del dicastero destinato a riguardare anche Mautone sul quale si cominciavano ad addensare le prime nubi poi sfociate nel coinvolgimento del dirigente nell’inchiesta sugli appalti condotta dalla Procura di Napoli. Mautone si trova agli arresti domiciliari da mercoledì scorso, nell’ambito del filone sul Global Service per la manutenzione delle strade di Napoli”.

L’impressione è che, da alcune settimane, e soprattutto dai giornali vicini al presidente del consiglio, è partita la caccia allo scoop anti Di Pietro. Come non ricordare, ad esempio, l’intervista, pubblicata a pagina 73 del settimanale ‘Panorama’ di due settimane fa, a Francesco Gambardella, avvocato difensore di Antonio Saladino, dal titolo allusivo: “Saladino e quei <<favori>> a Di Pietro”. Un’intervista che non dice nulla di concreto ma che, com’è nello stile di queste interviste, in ultima analisi, allude a qualcosa. Al lettore, come sempre, l’ultima parola…

Italo Arcuri

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