Anche oggi tre morti sul lavoro…

Bergamo, Pavia e Belluno: tre morti sul lavoro in meno di dodici ore. Non se ne può più. Le morti di questi tre operai – di 20, 21 e 37 anni – chiama in causa ancora una volta la politica e il governo. E’ ora di dire basta a questa quotidiana carneficina. Un Paese civile non può assistere a questa terribile conta.

Intorno all’1.30 di questa mattina, un operaio di 20 anni, Sergio Riva, è morto mentre era al lavoro all’azienda metallurgica “Tenaris Dalmine” di Dalmine (Bergamo), schiacciato da un cilindro di circa una tonnellata. L’operaio, da un anno dipendente con contratto interinale, è entrato in un macchinario che serve per forgiare tubi di grosse dimensioni per cercare di liberarne uno che si era incastrato, ma è stato travolto e schiacciato dal pesante cilindro di ferro. La salma del giovane, originario di Calcinate ma residente con la famiglia a Spirano nella bergamasca, è ora a disposizione della magistratura. Le rappresentanza sindacali della fabbrica hanno proclamato uno sciopero di otto ore.

Stamane, alle ore 8 circa, in provincia di Pavia, un autista di 21 anni, Cesare Bertelli, è stato schiacciato dal cassone di grosso camion all’interno di una cava di ghiaia nella frazione di Torretta di Galliavola. Secondo una prima ricostruzione l’operaio stava controllando perché il cassone del mezzo non tornasse in posizione orizzontale quando, per motivi ancora da accertare, il pianale si è abbassato di colpo schiacciandolo.

Un uomo di 37 anni ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere a Trichiana (Belluno). L’operaio è stato schiacciato da una lastra di metallo che è rovinata al suolo. Sul posto sono intervenuti subito i colleghi dell’operaio e in breve è sopraggiunta una ambulanza, i Vigili del Fuoco: tutti inutili i tentativi di salvare l’operaio morto per le lesioni causate dall’enorme pressione. Carabinieri e Spisal stanno indagando per ricostruire l’esatta dinamica del fatto.

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