Obama-MaCain: la parola agli americani

Negli Usa tutto è pronto: domani si vota. L’ultimo sondaggio Zogby vede Barack Obama in testa in 6 degli 8 Stati-chiave (tra i quali, anche i decisivi Florida e Ohio) e in vantaggio di 7 punti anche a livello nazionale (domenica erano 6). Il senatore afroamericano è avanti di 1 punto in Missouri, di 2 in Florida, ma anche in Ohio, Virginia e Nevada, tutti Stati vinti da Bush nel 2004. Questi 5 stati assegnano insieme il 76% dei grandi elettori; e quindi, insieme agli Stati vinti da John Kerry nell’ultima tornata, darebbero al senatore dell’Illinois 328 voti elettorali, ben oltre il quorum di 270 necessario per conquistare la Casa Bianca. Ma Obama è anche in vantaggio di 11 punti in Pennsylvania, Stato in cui McCain ha giocato tutte le sue carte, ed è in vantaggio di 5 punti in Indiana e di uno in North Carolina, entrambi conquistati da Bush nel 2004.

Anche il sondaggio condotto dal Wall Street Journal/Nbc, coincide con quello di Zogby: il senatore dell’Illinois, secondo Wsj-Nbc, gode del sostegno del 51% degli intervistati contro il 43% per il candidato repubblicano. E dunque mentre tutti i sondaggi danno Obama con il vento in poppa (domenica la Gallup lo dava 10 punti avanti), a McCain non rimane che sperare negli indecisi, in coloro cioè che per ragioni razziali o per paura del cambiamento, potrebbero ribaltare le previsioni. Secondo il New York Times, il 4% dell’elettorato non ha ancora deciso chi votare, un dato ancora più accentuato in alcuni Stati.

Pochi dubbi anche per i bookmaker: il candidato democratico sembra avere la strada spianata verso la Casa Bianca. Per Snai la quota sul successo di Obama è 1,15, mentre è decisamente staccato il candidato repubblicano John McCain, la cui vittoria è offerta a quota 5,50.

I sondaggi lasciano poche speranze al senatore dell’Arizona, ma non va dimenticato che anche nel 2004 George W. Bush si era presentato alle elezioni come sfavorito rispetto a Kerry, e la previsione poi fu ribaltata dal voto delle urne.

Interessante anche l’offerta del bookie irlandese Paddy Power, che propone il pronostico per ogni stato. Per quanto riguarda la Florida, tradizionalmente decisiva, le differenze non sono abissali: per il democratico c’è una quota comunque rassicurante (1.33), contro la giocata sul successo del repubblicano che triplica l’importo scommesso. Obama nettamente favorito nello stato di Washington (1,02) e in Virginia (1,20). Le quote invece sorridono a McCain per quanto riguarda il Tennesse (1,04) e il Nebraska (1,02).

Quanti statunitensi parteciperanno alle elezioni? Secondo le stime dell’istituto di ricerca Gallup è prevista un’affluenza molto alta, circa il 64% degli americani, una cifra che sfiorerebbe il record del 1908, quando il 65% dei cittadini andò alle urne. Le quote dei bookmaker sono in linea con questi dati. William Hill propone a 1,50 un’affluenza superiore al 60%, mentre l’ipotesi contraria è offerta a 2,50.

Quinews

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