Morti bianche, la Commissione parlamentare al lavoro…

Negli ultimi dieci mesi la Commissione parlamentare di Inchiesta sugli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”, ha lavorato, pensate un po, per tredici ore e dieci minuti. In dieci mesi sono avvenute centinaia di morti sul lavoro. Solo nelle ultime quarantotto ore sono morte dodici persone e altrettante si sono salvate per miracolo.

Quanto segue vuole essere soltanto la contabilizzazione dell’impegno parlamentare in materia.

Nella XVI legislatura la Commissione in ogetto è presieduta dal Senatore Oreste Tofani del PdL. La composizione: http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Commissioni/0-00082.htm

1° seduta 23/07/2008 inizio ore 15,35 fine ore 15,55 = 20 minuti http://notes9.senato.it/W3/Lavori.nsf/All/29EEF71789EB0B2FC125748F00548CC8?OpenDocument Viene preso in esame solo il periodo che segue i tragici eventi del 06/12/2007:
(infortuni mortali avvenuti presso lo stabilimento della ThyssenKrupp S.p.a. di Torino)

2° seduta 24/09/2008, inizio ore 14,05 fine ore 14,20 = 15 minuti
http://www.senato.it/commissioni/156058/156060/156062/156224/158090/schedasedutacommissione.htm

38° seduta 20/03/2008 inizio ore 11,40 fine ore 12,30 = 55 minuti.
37° seduta 12/03/2008 inizio ore 11 fine ore 12,30 = 90 minuti.
36° seduta 05/03/2008 inizio ore 11 fine ore 12,35 = 95 minuti.
35° seduta 27/02/2008 inizio ore 14,30 fine ore 15 = 30 minuti.
34° seduta 22/01/2208 inizio ore 14,05 fine ore 15,25 = 80 minuti.
33°seduta 15/01/2008 inizio ore 11 fine ore14,45 = 225 minuti.
32°seduta 18/12/2007 inizio ore13,30 fine ore16,30 = 180 minuti.
Il totale fa 790 minuti. Ossia: tredici ore e dieci minuti, in dieci mesi.

In precedenza al 6 dicembre si erano tenute:
– 31 sedute della XV legislatura (presidente Senatore Tofani);
– 21 sedute nella XIV legislatura (presidente Senatore Tofani, data di istituzione 31/05/2005).

Eppure il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in più occasioni ha richiamato l’attenzione della politica sul terribile fenomeno delle stragi sul lavoro. Il suo ultimo accorato appello porta la data del 1 maggio scorso, in occasione della celebrazione del Primo maggio: “Quando si verificano assurde e atroci tragedie sul lavoro in angosciosa sequenza in cui perdono la vita dei lavoratori, si leva ancora più fortemente il grido “basta!”. Non può continuare così, non ci si può rassegnare come una inevitabile fatalità, dobbiamo tutti rimboccarci le maniche”.

“I numeri sono pesanti” ha detto Napolitano in quell’occasione, ricordando che dal primo gennaio ci sono stati 301 incidenti mortali e 270 mila infortuni. “Solo in aprile – ha aggiunto – sono morti 69 lavoratori e altri 57 mila si sono infortunati sul lavoro”.

“Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, impegnarci concretamente e a fondo – ha ammonito – Spero di festeggiare il prossimo Primo Maggio – ha concluso il Capo dello Stato – in un Italia che abbia meglio messo in sicurezza il lavoro, che abbia ripreso a crescere per diventare un Paese economicamente e socialmente più equilibrato e più giusto”.

Carmelo Sorbera

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