Non avrai altro Cuore all’infuori di me

Ha ragione Michele Serra quando nella prefazione al libro su ‘Cuore’, l’amato settimanale satirico di “resistenza umana”, di cui fu fondatore e direttore per 6 anni, racconta come “…era impagabile il gusto di giocare a fare il giornale. Ci divertivamo come bambini”.Un piacere e un divertimento che si evinceva chiaramente sin dalla lettura dei titoli.

Come non ricordare, per esempio, la prima pagina di “Cuore” del 30 marzo del 1991: “Scatta l’ora legale. Panico tra i socialisti”. La fine della cosiddetta ‘prima Repubblica’ era la notizia dominante di tutti i media in quel periodo. Parte di un intero mondo politico stava crollando sotto i colpi della Magistratura e in quel titolo di 42 battute appena c’era la sintesi perfetta di quei tempi turbolenti e amari. Oppure come dimenticare il titolo con cui ‘Cuore’ – il 4 febbraio del 1991 – trattò la nascita del Pds dalle ceneri del Pci: “Un grande partito! Occhetto: Siamo d’accordo su tutto basta che non si parli di politica”. Da ridere a crepapelle. Il divertimento non era solo di chi ci lavorava ma soprattutto dei lettori, che trovavano in ‘Cuore’ la satira intelligente, vera e spregiudicata di quegli anni.

A distanza di 12 anni dall’ultimo numero, per Bur Rizzoli, a cura di Andrea Aloi – fondatore insieme a Michele Serra e Piergiorgio Paterlini di ‘Cuore’ – Chiara Belliti, Mauro Luccarini e Piermarina Romani, arriva nelle librerie un volume che raccoglie il meglio – o il peggio – del settimanale. Un viaggio lungo 8 anni.

‘Cuore’ nasce nel 1989 come inserto satirico dell’Unità, allora ancora organo del Partito Comunista Italiano, diventa settimanale indipendente di “resistenza umana” nel 1991 – “resistenza” a un sistema politico, quello del Caf di Craxi-Andreotti-Forlani, oramai “putrescente” – e muore, tipograficamente parlando, nel 1996, con gran rimpianto dei lettori e sotto una montagna di querele.

Il libro è di godibilissima lettura, facilitata dalla riproduzione delle pagine più corrosive del giornale, ed è uno stimolante andirivieni mentale sui fatti della nostra storia più recente.

‘Cuore’ è stato lo specchio critico di una lunga – e per certi versi formidabile – stagione politica e sociale. Per molti di noi ha rappresentato un esclusivo ‘alter ego’. La barriera oltre la quale il pensiero diventava giudizio su di un intero e complesso sistema e che, proprio grazie alla scuola dell’irriverente verdastro giornale – prendeva le sembianze dell’ironia, libera e intelligente.

Non avrai altro Cuore all’infuori di me
Andrea Aloi, Chiara Belliti, Mauro Luccarini e Piermarina Romani
Prefazione di Michele Serra
Editore Bur Rizzoli
2008, 320 pp., 27.50 euro

Italo Arcuri

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